PERCHÉ LA LIBERTÀ È SEMPRE FORMATIVA
- Educatrici Montessori
- Nov 21, 2019
- 1 min read

Il metodo assume il concetto di libertà come elemento fondamentale. La Montessori non usa mezzi termini. Nelle sue scuole i bambini devono avere la libertà di scegliere. La libertà di poter sperimentare, la libertà di imparare. Ma occorre fare attenzione a questa idea e scrollarsi di dosso il pregiudizio che già alla sua epoca, specie in Italia, aveva fortemente condizionato la sua proposta. Un pregiudizio tipicamente idealistico, ossia che questa libertà rappresenti la visione di un bambino che scorrazza incautamente, imprudentemente ovunque e di continuo senza che l’adulto abbia la possibilità di intervenire e di proporre qualcosa di significativo. È una visione grottesca dell’idea montessoriana.
Una citazione della stessa spazza via senza mezzi termini questo pregiudizio: “Quando perciò parliamo di “libertà” del piccolo bambino non intendiamo di considerare le azioni esterne disordinate che i bambini abbandonati a sé stessi compirebbero come sfogo di un’attività senza scopo, ma diamo la parola in senso profondo di liberazione della sua vita da ostacoli che ne impediscono il normale sviluppo..
Rimuovere per quanto possibile queste circostanze studiando più profondamente i bisogni intimi occulti della prima infanzia per corrispondervi col nostro aiuto vuol dire liberare il bambino.
Questo concetto implica da parte dell’adulto maggiori cure più fini osservazioni dei veri bisogni infantili e come primo atto pratico conduce a creare l’ambiente adatto dove il fanciullo possa agire dietro una serie di scopi interessanti da raggiungere incanalando così nell’ordine nel perfezionamento la sua irrefrenabile attività”.
M. Montessori (La scoperta del bambino, Garzanti, MI, ’91, pagg. 67/68).
Comments