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Come posso integrare?

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Energia del Giorno

Cib e Muluc erano nati l’uno per l’altro. Intrecciato nel atto e nel sentimento di perdono e il desiderio e intento per l’equilibrio karmico, cullato nelle braccia forti e sicure di Uaxac, oggi è uno dei giorni più potenti nelle Tzolkin per l’espiazione personale karmica, per tutti gli squilibri e disarmonie, le cose  che consideriamo peccati, per i crimini commessi e per tutti i torti perpetrati da parte nostra. Connettiti con i tuoi avi e la tua anima e fai una promessa a te stesso/a e alla tua linea d’anime che cercherai armonia e uno stato karmico di grazia.   

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Sacro Segno Solare

Cib rappresenta la saggezza e le anime dei nostri avi, degli antichi che vennero prima di noi, sia nella nostra stessa linea sanguigna che nella famiglia umana planetaria che vive sul pianeta oggi. L’energia di Cib incarna la nostra connessione alla lunga storia della vita attraverso l’evoluzione, i milioni di anni che sono passati, che hanno benedetto il pianeta Terra con la diversità di vita che vediamo oggi e la santità di coscienza, libera scelta, perdono, peccato e piacere. Cib è il nagual di Madre Terra e di tutti i difetti e vizi. Ma simbolizza anche regali e doni. Nei giorni Cib i Maya chiedono perdono ai loro avi, in quanto è questo il tempo quando essi stanno ascoltando e sono favorevolmente predisposti ad ascoltare i nostri desideri e richieste. Gli animali totem di Cib sono l’avvoltoio e il gufo. Nella tradizione classica Maya è associato con la direzione cardinale Sud e il suo colore è giallo.

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Tono

Uaxac è il numero Otto nel calendario sacro Tzolkin. E’ un numero con un significato speciale. Incorpora l’intrecciare della vita, il filo o la corda del tempo e la sacra energia della nascita. Inoltre rappresenta il completamento e l’integrità. Nella legge Maya, Otto incorpora il concetto dell’infinità della vita e del tempo; il numero è spesso dipinto come una palla di fatta di filo o come un filo avvolto su un fuso mentre gira. Proprio come si srotola un gomitolo di filo, così fanno allo stesso modo la vita e il tempo stesso. I Maya K’iché credono che anche il cordone ombelicale è composto da otto fili. L’Uno e il Sette rappresentano l’inizio e la fine. Perciò 1+7 = 8, simbolizza l’unione, facendolo un numero di completamento o d’integrità. Questo è il motivo per il quale ci sia una qualche specie di rituale per quasi ogni giorno Otto nella cultura Maya e perché alcune comunità estremamente tradizionali hanno un’altare speciale dedicato ad esso. Inoltre, 4 + 4 = 8, e perciò l’integrità di Quattro raddoppia con Otto. Grazie al fatto che Otto è sia un numero pari e anche di mezzo, ci si aspetta forse che le persone nate in questo giorno manifestano, senza sforzarsi, tutte le qualità più positive e supreme del loro segno solare - ed è vero, i nativi Otto hanno una grande quantità di potere e abilità. Eppure per quanto sono fortunate, devono stare attente a non sopraffare gli altri nel diventare arrabbiate o turbate. Sono anche propense nel cambiare idee velocemente e con facilità e spesso hanno sentimenti confusi in merito alle cose. 

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Divinità Regnante del Sottomondo

Tlaloc è colui che domina l’Ottavo Giorno della Trecena, ed è associato con il numero Otto nello Tzolkin sacro Maya. Tlaloc è il dio della pioggia. Una divinità benefica che regnò su un paradiso verdeggiante chiamato Tlalocan, un’Altromondo ancora ricordato dalle persone che oggi parlano il Nahuatl in Messico. Sua moglie è Chalciuhtlicue, dea della acque. L’equivalente Maya di Tlaloc è il dio della pioggia Chac; i Maya Yucatec ancora fanno offerte alle divinità della pioggia che chiamano “chacs”.

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