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Quale forma do alle mie azioni?

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Energia del Giorno

Proprio come la Natura e l’Universo hanno le loro geometrie sacre, le abbiamo anche noi esseri umani. Il corpo umano è uno dei modelli più straordinari di disegno ingegneristico, e la mente umana è una delle più intricate e complesse incarnazioni di coscienza vivente. Rispetta e onora il tuo corpo e mente; in quanto il cibo che mangi, i pensieri che generi, le forme di esercizio che scegli, il riposo che offri a te stesso, le persone che accogli nella tua vita interiore sono tutti elementi critici che bilanciano e che servono per vivere in completa armonia. Perciò, se il tuo corpo e la tua mente sono opere d’arte naturali, tu sei il co-artista. Oggi, e per il resto della tua vita, onora l’artista della tua anima.

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Sacro Segno Solare

Maestro di tutte le arti, Chuen è il tessitore del filo della vita e delle corde del tempo. Simboleggia il movimento e lo sviluppo; l’iniziazione, l’affermazione e le letture divinatorie; il matrimonio e la gravidanza. Cheun è il nagual delle arti, degli artisti e come tale rappresenta tutti i concetti e gli elementi della vita legati all’arte e la tessitura, dal tempo stesso - chiamato dai Maya “il filo della vita” - al cordone ombelicale, unione in primis cosmica e poi fisica. Non sorprende quindi che spesso si riferisce a Chuen come “Scimmia”, in quanto le scimmie erano i patroni mitologici delle arti nell’antica storia dei Maya. Nei giorni Chuen i Maya esprimono la loro intenzione nel ricevere liberamente tutto quello che hanno richiesto all’universo e di essere in grado di sbrogliare e risolvere qualsiasi questione o problema. I giorni Chuen sono estremamente auspici per tutti i lavori e imprese artistiche; di fatto, è un giorno potente in cui iniziare un qualunque progetto. Ed è il giorno migliore nello Tzolkin per chiedere un compagno o per sposarsi. L’animale totem di Chuen è la scimmia. Nella tradizione classica Maya è associato con la direzione cardinale Ovest e il suo colore è nero.

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Tono

Kan è il numero Quattro nel calendario sacro Tzolkin. Simbolizza integrità, completezza, stabilità e le sacre geometrie inerenti nei cicli astronomici e della natura: ci sono quattro direzioni cardinali, quattro elementi (fuoco, acqua, terra e aria), le quattro stagione annue, i quattro punti chiave della prossimità del sole alla Terra (solstizi e equinozi) e le quattro fasi della giornata (mattina, pomeriggio, sera e notte). Quattro è anche il numero delle dimensioni nel quale facciamo la maggior parte della nostra esperienza cosciente. Il numero Quattro è associato con Ahau, la divinità del Sole in quanto signore cosmico. La parola Ahau significa “signore” e la parola per “giorno” kin in Yucatec o q’ij in K’iche’ Maya) è la stessa per “sole”. Questo è il motivo per cui Kan è un numero solare - un giorno è un passaggio completo del sole. Nella mitologia Maya ci sono quattro pilastri che sorreggono la Terra e il cielo; quattro strade che portano a Xibalba, l’antico Sottomondo Maya. Il numero Quattro inoltre rappresenta i quattro colori del mais: rosso, giallo, nero e bianco, che corrispondono alle quattro direzioni cardinali di Est, Nord, Ovest e Sud e alle quattro razze dell’umanità: Nativa Americana, Indo-Europea, Africana e Asiatica. Inoltre, esistono le prove che i Maya Classici dividevano l’universo in quattro sezioni segnate dalle due intersezioni della Via Lattea con l’eclittico. Sino ad oggi, i Maya dispongono i loro altari rituali con uno schema a quattro punti. Le persone nate in un giorno Quattro hanno molti poteri e possono richiamare e fare affidamento sulla loro integrità interiore per manifestare molta forza, abilità e potenzialità. Trasportano un’energia radicata a Terra, stabile, che aiuta a fissare le linee guida per tutti i tipi di rapporti e interazioni, che siano di natura personale, di società, di politica o altro.

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Divinità Regnante del Sottomondo

Tonatiuh è colui che domina il Quarto Giorno della Trecena, ed è associato con il numero Quattro nello Tzolkin sacro Maya. Esso è il dio del Sole, vestito come guerriero con un copricapo di aquila per rappresentare il potere e autorità della forza solare. Spesso appare nelle arti dei Toltechi come in quelle dei Maya di Chichen Itzà, dove viene dipinto come un re Maya splendente. Porta addosso anche l’immagine del disco solare.

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