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Quale forma do alle mie azioni?

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Energia del Giorno

Connettiti con la tua famiglia e i tuoi avi, sia viventi sia che abbiano vissuto prima di te, per comprendere il cammino della tua vita adesso. Seppelliti nel tuo lignaggio personale ci sono introspezioni, lezioni e illuminazioni che possono spiegare e chiarire più di quanto immagini in merito agli eventi, a persone e situazioni nella tua esistenza. Ascolta questi messaggi che ti arrivano dalla vita e dall’oltre vita, e lascia che le energie stabilizzanti di Kan radicano la tua anima nel letto roccioso della saggezza antica e nell’esperienza della vita. 

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Sacro Segno Solare

Cimi significa “morte” e “rinascita”; grammaticalmente kame (in K’iché Maya) è il tempo presente “dell’Adesso eterno”. Cimi rappresenta Xib’alb’a, il Sottomondo della mitologia Maya e incarna il fluire eterno e ciclo di morte, rinascita e trasformazione. Trasporta una connessione speciale al mondo degli avi ed è infuso con abbondante energia femminina, il che rende i giorni Cimi eccellenti per risolvere conflitti coniugali. Cimi significa anche forza d’animo; umiltà e obbedienza; disprezzo e goffaggine. Nei giorni Cimi i Maya pregano per una lunga vita, per la rimozione della morte o il suo rallentamento e per riposo e pace per coloro in partenza da questo mondo. Questo è un buon giorno per guarire, per la protezione dei viaggiatori e per lo sciacquare via energie negative da una persona. L’animale totem di Cimi è il gufo. Nella tradizione classica Maya è associato con la direzione cardinale Nord e il suo colore è bianco.

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Tono

Kan è il numero Quattro nel calendario sacro Tzolkin. Simbolizza integrità, completezza, stabilità e le sacre geometrie inerenti nei cicli astronomici e della natura: ci sono quattro direzioni cardinali, quattro elementi (fuoco, acqua, terra e aria), le quattro stagione annue, i quattro punti chiave della prossimità del sole alla Terra (solstizi e equinozi) e le quattro fasi della giornata (mattina, pomeriggio, sera e notte). Quattro è anche il numero delle dimensioni nel quale facciamo la maggior parte della nostra esperienza cosciente. Il numero Quattro è associato con Ahau, la divinità del Sole in quanto signore cosmico. La parola Ahau significa “signore” e la parola per “giorno” kin in Yucatec o q’ij in K’iche’ Maya) è la stessa per “sole”. Questo è il motivo per cui Kan è un numero solare - un giorno è un passaggio completo del sole. Nella mitologia Maya ci sono quattro pilastri che sorreggono la Terra e il cielo; quattro strade che portano a Xibalba, l’antico Sottomondo Maya. Il numero Quattro inoltre rappresenta i quattro colori del mais: rosso, giallo, nero e bianco, che corrispondono alle quattro direzioni cardinali di Est, Nord, Ovest e Sud e alle quattro razze dell’umanità: Nativa Americana, Indo-Europea, Africana e Asiatica. Inoltre, esistono le prove che i Maya Classici dividevano l’universo in quattro sezioni segnate dalle due intersezioni della Via Lattea con l’eclittico. Sino ad oggi, i Maya dispongono i loro altari rituali con uno schema a quattro punti. Le persone nate in un giorno Quattro hanno molti poteri e possono richiamare e fare affidamento sulla loro integrità interiore per manifestare molta forza, abilità e potenzialità. Trasportano un’energia radicata a Terra, stabile, che aiuta a fissare le linee guida per tutti i tipi di rapporti e interazioni, che siano di natura personale, di società, di politica o altro.

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Divinità Regnante del Sottomondo

Tonatiuh è colui che domina il Quarto Giorno della Trecena, ed è associato con il numero Quattro nello Tzolkin sacro Maya. Esso è il dio del Sole, vestito come guerriero con un copricapo di aquila per rappresentare il potere e autorità della forza solare. Spesso appare nelle arti dei Toltechi come in quelle dei Maya di Chichen Itzà, dove viene dipinto come un re Maya splendente. Porta addosso anche l’immagine del disco solare.

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