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Energia del Giorno

Kan può essere un giorno al quanto volatile e gli servono numeri come il suo omonimo - Kan (Quattro), per radicare le sue passioni nella tranquillità e la completezza. Insieme, Kan e Kan possono viaggiare ai quattro angoli del mondo e ottenere cose grandiose. Imbriglia quella energia oggi per il bene dei tuoi sogni e aspirazioni; con qualsiasi aspetto di Kan il Segno Solare, scegli di lavorare, che sia liberare te stesso/a da vizi oppressivi, situazioni o rapporti, incrementare la tua fertilità fisica, artistica o spirituale, oppure lanciare la tua rete più lontana e ampia per raccogliere le risorse che ti servono, guida le tue azioni con l’energia stabilizzante, sana e salubre di Kan, il Tono.

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Tono

Kan è il numero Quattro nel calendario sacro Tzolkin. Simbolizza integrità, completezza, stabilità e le sacre geometrie inerenti nei cicli astronomici e della natura: ci sono quattro direzioni cardinali, quattro elementi (fuoco, acqua, terra e aria), le quattro stagione annue, i quattro punti chiave della prossimità del sole alla Terra (solstizi e equinozi) e le quattro fasi della giornata (mattina, pomeriggio, sera e notte). Quattro è anche il numero delle dimensioni nel quale facciamo la maggior parte della nostra esperienza cosciente. Il numero Quattro è associato con Ahau, la divinità del Sole in quanto signore cosmico. La parola Ahau significa “signore” e la parola per “giorno” kin in Yucatec o q’ij in K’iche’ Maya) è la stessa per “sole”. Questo è il motivo per cui Kan è un numero solare - un giorno è un passaggio completo del sole. Nella mitologia Maya ci sono quattro pilastri che sorreggono la Terra e il cielo; quattro strade che portano a Xibalba, l’antico Sottomondo Maya. Il numero Quattro inoltre rappresenta i quattro colori del mais: rosso, giallo, nero e bianco, che corrispondono alle quattro direzioni cardinali di Est, Nord, Ovest e Sud e alle quattro razze dell’umanità: Nativa Americana, Indo-Europea, Africana e Asiatica. Inoltre, esistono le prove che i Maya Classici dividevano l’universo in quattro sezioni segnate dalle due intersezioni della Via Lattea con l’eclittico. Sino ad oggi, i Maya dispongono i loro altari rituali con uno schema a quattro punti. Le persone nate in un giorno Quattro hanno molti poteri e possono richiamare e fare affidamento sulla loro integrità interiore per manifestare molta forza, abilità e potenzialità. Trasportano un’energia radicata a Terra, stabile, che aiuta a fissare le linee guida per tutti i tipi di rapporti e interazioni, che siano di natura personale, di società, di politica o altro.

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Sacro Segno Solare

Il simbolo dell’albero sacro Ceiba, Kan rappresenta la magia della germinazione e della crescita nella forma di nuovi frutti, nuove coltivazioni e l’espressione di generazioni future. Nei momenti chiamati Seme, alcuni Maya considerano Kan il controllore della forza sessuale corporea, in quanto incorpora il potere del genere. All’interno del suo vasto significato vuol dire la Rete, in tutte le forme e sensi diversi della parola stessa: la rete di un pescatore, un network, la rete di un ragno; inoltre, è il patrono dei magazzini e delle dispense e si riferisce alla raccolta delle risorse; trasporta i concetti di cattività, punizione, trappole sociali e cause legali. Kan è il nagual del fuoco, ossia ciò che mantiene la vita domestica e delle carceri, sia visibili che invisibili, tangibili e intangibili. Nei giorni Kan, il Maya pregano per abbondanza e esprimono l’intenzione nel comprendere o riuscire a comprendere i loro conterranei esseri umani, eventi o situazioni. Questo è il giorno in cui chiedere che coloro che sono in qualche maniera imprigionati siano liberati e per l’intrecciare o scioglimento delle cose. E’ anche un buon giorno per cerimonie e pratiche guaritive, specialmente se la guarigione fatta è di natura psicologica. I totem animali di Kan sono l’alligatore e la lucertola. Nella tradizione classica Maya è associato con la direzione cardinale Sud e il suo colore è Giallo.

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Divinità Regnante Nel Sottomondo

Tonatiuh è colui che domina il Quarto Giorno della Trecena, ed è associato con il numero Quattro nello Tzolkin sacro Maya. Esso è il dio del Sole, vestito come guerriero con un copricapo di aquila per rappresentare il potere e autorità della forza solare. Spesso appare nelle arti dei Toltechi come in quelle dei Maya di Chichen Itzà, dove viene dipinto come un re Maya splendente. Porta addosso anche l’immagine del disco solare.

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