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Quali sono i miei ostacoli?

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Energia del Giorno

Qualunque attrezzo, oggetto o concetto può essere usato sia per il bene sia per il male: un coltello può affettare degli ortaggi per un pasto o può uccidere; i soldi possono fornire risorse che servono o possono corrompere; la competizione può propagare un progresso salutare o può distruggere i rapporti. Questa è la dualità inerente in tutte le cose e in tutti gli aspetti della vita. Cos’è che fa la differenza? L’intenzione. E’ questa la sfida di Kan e Ka oggi: lancerai la rete di Kan per fornire dei pesci per il tuo villaggio intero, o ne farai incetta solo per te stesso? Ti libererai delle persone o situazioni che ti stanno trattenendo, o continuerai a soffrire? La risposta potrebbe sembrare ovvia su carta, ma nella vita reale potrebbe non essere tanto facile da compiere. Scegli saggiamente. 

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Sacro Segno Solare

Il simbolo dell’albero sacro Ceiba, Kan rappresenta la magia della germinazione e della crescita nella forma di nuovi frutti, nuove coltivazioni e l’espressione di generazioni future. Nei momenti chiamati Seme, alcuni Maya considerano Kan il controllore della forza sessuale corporea, in quanto incorpora il potere del genere. All’interno del suo vasto significato vuol dire la Rete, in tutte le forme e sensi diversi della parola stessa: la rete di un pescatore, un network, la rete di un ragno; inoltre, è il patrono dei magazzini e delle dispense e si riferisce alla raccolta delle risorse; trasporta i concetti di cattività, punizione, trappole sociali e cause legali. Kan è il nagual del fuoco, ossia ciò che mantiene la vita domestica e delle carceri, sia visibili che invisibili, tangibili e intangibili. Nei giorni Kan, il Maya pregano per abbondanza e esprimono l’intenzione nel comprendere o riuscire a comprendere i loro conterranei esseri umani, eventi o situazioni. Questo è il giorno in cui chiedere che coloro che sono in qualche maniera imprigionati siano liberati e per l’intrecciare o scioglimento delle cose. E’ anche un buon giorno per cerimonie e pratiche guaritive, specialmente se la guarigione fatta è di natura psicologica. I totem animali di Kan sono l’alligatore e la lucertola. Nella tradizione classica Maya è associato con la direzione cardinale Sud e il suo colore è Giallo.

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Tono

Ka è il numero Due nel calendario sacro Tzolkin. E’ il simbolo della doppia natura esistenziale delle cose, della dicotomia di tutte le cose che esistono, degli elementi opposti ma complementari. Il numero Due rappresenta la dualità, le polarità, il positivo e il negativo. Simbolizza tutti i stati di dualità o facce di qualsiasi concetto o aspetto della vita; nascita e morte, tranquillità e sofferenza, gioia e tristezza, notte e giorno, oscurità e luce, uomo e donna, buono e cattivo, giusto e sbagliato e così via. La vita è uno sforzo: ha i suoi lati positivi e negativi. Ci sono giornate buone e cattive. Il cielo blu segue il temporale. Come le onde nell’oceano, le cose possono salire e scendere. Come i Taoisti, i Maya percepiscono il mondo in termini di polarità cosmiche. Questo concetto è insito nella loro mitologia - qui, il numero Due figura in modo persistente: ci sono due Gemelli Eroi Creatori, due Divinità chiave nel Sottomondo e i due gemelli scimmia che rappresentano il segno Solare Chuen. C’è poi l’eterna dicotomia del mondo presente e del Sottomondo. Questi temi intrecciano il filo comune in tutta la mitologia Maya, specialmente nel libro sacro del Popol Vuh. Una persona nata in un giorno Due può avere il doppio di forza, volontà e potere rispetto a persone nate in qualunque altro numero. Ciononostante, le persone Due possono anche essere indecise e per la stessa ragione possono richiamare sia una che l’altra facciata delle polarità cosmiche, oppure stare nel bel mezzo, rimanendo indecisi.

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Divinità Regnante del Sottomondo

Tlaltecuhtli è colui che domina il Secondo Giorno della Trecena, ed è associato con il numero Due nello Tzolkin sacro Maya. E’ la Dea della Terra, dal cui corpo fu creato il mondo. E’ tipicamente vista nella postura mentre sta partorendo ed era la patrona speciale delle ostetriche durante i tempi Aztechi. Può anche essere vista nelle sculture Maya dello Yucatan Post-Classico.

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